Prime misure del decreto Cura Italia

In attesa di chiarimenti sull’operatività di alcuni provvedimenti che saranno comunicati dai ministeri competenti e dall’Inps, di seguito le principali disposizioni per la nostra categoria:

  • Cassa integrazione ordinaria per “emergenza Covid-19”. È prevista la possibilità per le aziende che devono sospendere o ridurre l’attività lavorativa per eventi riconducibili all’emergenza covid-19, di richiedere il trattamento ordinario di cassa integrazione per una durata massima di 9 settimane. Se la richiesta viene effettuata da un’azienda che ha già in corso un trattamento di CIGS, la sua concessione sospende e sostituisce l’ammortizzatore in corso.
  • Congedo o bonus baby-sitting. A seguito della sospensione del servizio scolastico, i genitori lavoratori potranno usufruire, per i figli con età fino a 12 anni o con disabilità grave (senza limiti di età), di un congedo parentale per 15 giorni aggiuntivi al 50% del trattamento retributivo. In alternativa al congedo parentale, è previsto un “bonus baby-sitter di importo massimo pari a 600 euro.
  • Estensione dei permessi retribuiti legge 104/92. È previsto l’incremento di 12 giornate complessive utilizzabili nei mesi di marzo e aprile 2020.
  • Quarantena e malattia. La quarantena viene equiparata alla malattia, ma non è computabile ai fini del periodo di comporto. La quarantena è equiparata al ricovero ospedaliero per i lavoratori con disabilità o patologie gravi.
  • Proroga dei termini per le domande di Naspi. Al fine di agevolare la presentazione delle domande di disoccupazione per eventi di cessazione involontaria del rapporto di lavoro che si verificano nel corso del 2020, vengono prorogati i termini, da 68 a 128 giorni, per la presentazione della domanda.
  • Sospensione delle procedure di licenziamento collettivo. A partire dal 17 marzo 2020 per un periodo di 60 giorni, è precluso per i datori di lavoro l’avvio di procedure di licenziamento collettivo. È inoltre prevista la sospensione delle procedure in corso avviate successivamente alla data del 23 febbraio 2020.
  • Premio ai lavoratori dipendenti. Per i lavoratori dipendenti con un reddito non superiore a 40.000 euro è previsto il riconoscimento di un premio di 100 euro da rapportare al numero di giorni lavorati nella propria sede nel mese di marzo.
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